Roberto il Guiscardo - Cavalieri Medievali

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Roberto il Guiscardo

Cavalieri 41 - 45
Roberto il Guiscardo



Nel 1047 i cinque figli di un nobile francese di nome Tancredi d'Altavilla occuparono la città di Melfi, nella regione italiana corrispondente all'attuale Basilicata. In principio le autorità bizantine sottovalutarono l'attacco, commettendo un grave errore. Infatti, solo dodici anni dopo, i figli di Tancredi avevano posto le basi, con l'aiuto dell'imperatore tedesco Enrico III e del Papato, di un grande principato normanno, che sarebbe diventato una minaccia fatale per i domini bizantini nel sud dell'Italia. Durante questo breve periodo, i territori italiani sotto il dominio del re bizantino si ridussero sempre di più, fino a rimanere limitati alla punta della Calabria e alla parte costiera della Puglia. Inoltre, l'inestinguibile sete di terre portò i figli di Tancredi a intraprendere una lunga serie di incursioni anche verso ' nord, minacciando i territori della Campania e la stessa Roma. Il governatore greco della Puglia fu convocato con urgenza a Costantinopoli per fornire i dettagli di questa nuova minaccia che giungeva da Occidente; questi decise di opporsi all'avanzata affrontando i Normanni, ma la campagna terminò ancora con una sconfitta. Per meglio fronteggiare una nuova offensiva, il governatore bizantino intavolò negoziati con il Papato per creare un fronte comune. Papa Leone IX si mostrò disponibile ad aiutare i Bizantini, e anche I'imperatore si decise finalmente a inviare un esercito per aiutare gli alleati. Nell'estate del 1053 un esercito si mise in marcia verso la Puglia. Prima di dare battaglia, l'esercito pontificio doveva aspettare di riunirsi ai contingenti bizantini. Cogliendo tutti di sorpresa, però, i Normanni presero l'iniziativa e presso Civitate (1053) attaccarono l'esercito pontificio. Le truppe di Leone IX vennero sbaragliate e lo stesso pontefice fu fatto prigioniero. I Normanni liberarono il Papa solo a condizione che questi abbandonasse la precedente politica.

 
 
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