Condottiero Italiano - Cavalieri Medievali

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Condottiero Italiano

Cavalieri 31 - 35
Condottiero Italiano



L’Italia, per molte ragioni, costituì un'eccezione nel quadro dell'Occidente medievale. Ma a differenza di altri territori, infatti, la penisola non arrivò mai a costituirsi in una monarchia nazionale e rimase divisa in molti Stati indipendenti (escluso il sud); e, se si eccettuano il Nord e qualche zona del Sud, il feudalesimo non si radicò come nel resto del continente e non ebbe le stesse ripercussioni. Diversamente dalla maggior parte degli Stati occidentali, inoltre, in Italia si verificò un intenso sviluppo dei Comuni cittadini, grazie a una fiorente attività mercantile e commerciale, e gli eserciti furono formati da milizie reclutate all'interno delle stesse città. Di queste, alcune tra le più importanti, come Milano, Venezia, Firenze, Genova e Napoli, erano diventate delle vere e proprie città-stato. I cittadini avevano una serie di obblighi militari da assolvere, sia a scopo difensivo che offensivo, e in genere prendevano gli ordini da un capo chiamato 'capitano del popolo'. Essi andavano a formare le truppe di fanteria di appoggio alla cavalleria che, invece, era appannaggio della sola nobiltà. I gonfalonieri erano i capi militari al comando della milizia urbana; a seconda della città potevano variare nel numero e insieme ai priori delle arti, cioè i capi delle potenti corporazioni di artigiani, commercianti e mercanti, costituivano la classe dominante delle città, avviate a trasformarsi in Signorie e da cui in seguito prenderanno forma gli Stati regionali.

 
 
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