Cavaliere Templare - Cavalieri Medievali

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Cavaliere Templare

Cavalieri 21 - 25
Cavaliere dell'ordine dei templari



Il termine medievale confraternitas indicava realtà associative diversificate, e solo in parte coincidenti con la moderna definizione di confraternita, che è quella di un'associazione laica con fini esclusivamente religiosi o assistenziali. Ciò spiega perché a volte si usassero anche i termini di consortium, fratria, societas, gilda. Quale che fosse lo scopo principale di una confraternita medievale, è ovvio che la dimensione religiosa aveva un'importanza fondamentale per i suoi membri, anche se laici. Scopo precipuo delle confraternite cavalleresche era quello di conservare la coesione tra i cavalieri e difenderne gli interessi, vincolati a obiettivi comuni (non per niente le confraternite furono anche chiamate corporazioni). Dal punto di vista religioso, l'impegno riguardava soprattutto la liturgia, con particolare attenzione alle celebrazioni per i defunti; c'era poi l'attività assistenziale e quel-la rivolta a sostenere le crociate. Lo storico borgognone Olivier de La Marche 0426-1501) nelle sue Memorie sosteneva che le confraternite si differenziavano dagli ordini per due caratteristiche: non c'era alcuna limitazione al numero dei membri e le cariche all'interno dell'associazione erano elettive. Tutte le confraternite cavalleresche avevano dei propri statuti, che spesso prendevano a modello la Tavola Rotonda di Artù, così come veniva raccontata dai romanzi cavallereschi del tempo. Del resto suggestioni del mito arturiano si trovavano anche negli ordini cavallereschi di corte creati per iniziativa dei singoli sovrani a partire dalla metà del XIV secolo.

 
 
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