Cavaliere Arabo - Cavalieri Medievali

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Cavaliere Arabo

Cavalieri 21 - 25
Cavaliere Arabo



L’Islam (vale a dire l'abbandono e la sottomissione alla volontà di Dio: questo è il significato del termine) era basato su cinque semplici pilastri, di cui il primo è la professione di fede in un solo Dio (in arabo Allah), di cui Maometto è il messaggero. Ben presto un 'obbligo di comunità' acquistò un'importanza pressoché pari a quella dei Cinque Pilastri: la jihad, ossia lo 'sforzo' per convertire i non credenti all'Islam. Questo obbligo non comportava necessariamente l'uso delle armi, ma di fatto divenne sinonimo di 'guerra santa' contro i pagani e quanti non riconoscevano i diritti di Dio, e fu all'origine della straordinaria espansione islamica, favorita anche dalla debolezza degli Imperi bizantino e sasanide, provati dai duri conflitti. All'inizio l'esercito islamico era composto soltanto da. beduini nomadi, designati dalla tradizione come 'veri Arabi', ai quali si era originariamente rivolta la predica zio ne di Maometto e che erano ansiosi di percorrere la 'strada di Dio' della jihad per allargare i confini del dar-al-Islam, cioè del territorio in cui regna la Legge islamica. Ben presto le conquiste misero gli Arabi in contatto con culture superiori da cui - prendendo coscienza del proprio 'gap' tecnologico - riuscirono ad apprendere insegnamenti utili. Nel corso di questo processo di espansione, la cavalleria assunse un ruolo sempre più importante: con la conquista della Siria i beduini, in prevalenza abituati ai cammelli, ebbero a disposizione una grande quantità di magnifici cavalli, noti per la loro resistenza alle andature veloci.

 
 
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