Cavaliere Cumano - Cavalieri Medievali

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Cavaliere Cumano

Cavalieri 31 - 35
Cavaliere Cumano



I cumani costituivano la parte occidentale della grande confederazione di tribù di lingua turca dei Qipcaq che, muovendosi dall'Asia centrale, avevano occupato la vasta estensione di steppa eurasiatica a nord del lago Aral fino al mar Nero. Si trattava di un mondo dinamico, in cui le varie tribù nomadi, incalzate da altre, si spostavano in cerca di nuovi spazi, in una reazione a catena che inesorabilmente coinvolgeva anche le civiltà sedentarie.
Nell'XI secolo, i Cumani effettuarono incursioni in Ucraina e nel 1071-1072 devastarono l'Ungheria; nel 1091 furono chiamati in aiuto dal basiléus bizantino Alessio I per arginare i Peceneghi - nomadi loro affini per origini e costumi - ormai giunti alle porte di Costantinopoli. Bizantini e Cumani affrontarono i Peceneghi presso il monte Levunio, alle foci della Marizza, e nel corso di una violentissima battaglia li annientarono. I Cumani minacciarono a più riprese la Russia e nel 1185 sconfissero il principe Igor di Novgorod, evento immortalato nel Canto della schiera di Igor, monumento dell'epica russa. Tuttavia, combatterono anche a fianco dei principi russi contro i due più valenti generali di Genghis Khàn, Subuthay e Yeme, nella sfortunata battaglia presso il Kalka (31 maggio 1222), un piccolo fiume che sbocca nel mare di Azov. Paghi della vittoria e dei nemici catturati, Subuthay e Yeme fecero ritorno in Mongolia, e la situazione rimase stabile fino al 1237, quando i Mongoli sferrarono una nuova micidiale offensiva. Le tribù più orientali dei Qipcaq furono le prime a esserne investite: vennero ben presto sconfitte e il loro kban Bachman fu sopraffatto e ucciso.

 
 
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