Cavaliere Pecenego - Cavalieri Medievali

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Cavaliere Pecenego

Cavalieri 56 - 60
Cavaliere Pecenego



A partire dalla metà del X secolo, nell'Impero bizantino, parallelamente al delinearsi di una vigorosa politica espansionistica da parte della dinastia macedone (867-1057), all'esercito nazionale dei thémata - a reclutamento regionale e basato sull'attribuzione di fondi inalienabili - si sostituì per gradi quello dei tagmata, composto da soldati di mestiere a pagamento. La comparsa di nuovi, imprevisti nemici obbligò i basiléus a ricorrere sempre più massicciamente a mercenari stranieri reclutati ovunque. Nel tempo l'esercito imperiale ebbe così al suo servizio un miscuglio di Chazari, Peceneghi, Russi, Scandinavi, Slavi, Arabi, Turchi e 'Latini' di ogni genere. Le difficoltà si presentarono contemporaneamente, nel periodo di crisi scatenata dallo scontro di potere tra aristocrazia burocratica e aristocrazia militare. Nel 1071, dopo un lungo assedio, il normanno Roberto il Guiscardo prese Bari, capitale della provincia bizantina d'Italia (il cosiddetto tema di Longobardia); nei Balcani, Peceneghi e Cumani misero a ferro e fuoco Macedonia e Tracia, infine, in Anatolia, spina dorsale dell'impero, i Selgiuchidi, guidati da Alp Arslàn, inflissero a Romano IV Diogene la sconfitta forse più disastrosa della storia bizantina, impossessandosi quindi della maggior parte della penisola. Fatto prigioniero e poi liberato, Romano venne deposto, selvaggiamente accecato ed esiliato: la sua caduta diede inizio a una serie di gravi disordini, che ebbero fine solo con l'insediamento della nuova dinastia dei Comneni per opera di Alessio I (1081). Quest'ultimo, secondo il giudizio della figlia Alessia Comnena, autrice dell'Alexias, opera fondamentale per la storia bizantina di questo periodo, quando salì al trono si trovò da ogni parte circondato di nemici, ma seppe risollevare le sorti dell'impero: combatté con successo contro i Normanni che minacciavano Costantinopoli, fermò l'avanzata dei Selgiuchidi, riuscì a riprendere la parte occidentale dell'Asia Minore.

 
 
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