Cavaliere Gotico Tedesco - Cavalieri Medievali

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Cavaliere Gotico Tedesco

Cavalieri 36 - 40
Cavaliere Gotico Tedesco



Il trattato di Verdun (843) sancì la spartizione dell'Impero carolingio in tre parti: il Regno d'Italia e la Lotaringia, una fascia di territori compresi tra le Alpi e il mare del Nord, insieme al titolo imperiale, che da quel momento rimase congiunto alla corona italica, andarono a Lotario, la parte orientale dell'Impero a Ludovico (da allora chiamato il Germanico); la parte occidentale a Carlo il Calvo. In seguito a circostanze fortuite, avvenne una riunificazione sotto Carlo III detto il Grosso che fu però deposto nell'887 dai potenti dell'Impero, mettendo fine all'egemonia dell'Impero carolingio in Occidente. La dignità imperiale venne concretamente riacquisita soltanto nel 962 da Ottone I di Sassonia, già re di Germania. Il governo dell'Italia e della Germania fu affidato nelle mani di un unico sovrano e venne sancita l'unione tra la corona tedesca e quella imperiale che diede vita al 'Sacro Romano Impero Germanico'. Teoricamente il Regno di Germania si basava sul principio elettivo, ma di fatto la trasmissione del potere divenne prerogativa ereditaria delle maggiori famiglie ducali, mantenendosi sempre collegata alla dignità imperiale. In un primo tempo le elezioni del re di Germania nonché futuro imperatore venivano effettuate senza precise regole, da parte di diete o assemblee cui potevano partecipare tutti i feudatari laici ed ecclesiastici. In seguito il diritto elettorale si restrinse, finché la Bolla d'oro promulgata da Carlo IV nel 1356 riconobbe il diritto di eleggere il re di Germania, designato in quanto tale a diventare imperatore, a soli sette principi tedeschi: tre ecclesiastici (gli arcivescovi di Magonza, Colonia e Treviri) e quattro laici (il re di Boemia, il conte palatino del Reno, il duca di Sassonia e il marchese di Brandeburgo).

 
 
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